Le banche sono spesso percepite come istituzioni incomprensibili, macchine per fare soldi “spremendo” i risparmi delle persone, se non per vere e proprie malversazioni. Purtroppo vi sono stati casi gravi che hanno legittimato questa vulgata.
Ma le banche hanno soprattutto e prima di tutto una funzione sociale. Le preoccupazioni sociali legate all’uso del denaro affondano le loro radici nel Medioevo: sono i Francescani che riflettono per primi sul meccanismo risparmio-credito e sulla necessità di concedere prestiti alle persone per uscire dalla povertà e sostenere famiglia e comunità.
Ancora oggi le banche sono fondamentali per finanziare l’economia reale, dare opportunità di sviluppo a chi non ha patrimoni e liquidità e, quindi, svolgere una funzione redistributiva della ricchezza.
Le banche che scelgono di finanziare l’economia reale continuano a svolgere questa funzione.
Fare leva su sentimenti di diffidenza verso le banche, per colpirne le capacità patrimoniali attraverso le quali garantiscono il credito, come avvenuto con il decreto sugli extraprofitti da parte del Governo, deprime la funzione sociale delle banche e le spinge ancora di più verso la speculazione.